Curioso posto il Naviglio del primo pomeriggio, in questa torrida pausa pranzo di Luglio.
Ci sono monaci buddisti che meditano, mangiando, estraneati dalla sensazione di quella sedia rovente, mentre sprofonda nel cemento.
Ci sono turisti che cercano refrigerio e un economico pasto.
Ci sono ragazzi che, con mocassino e calzino bianco, credono di fare la storia della moda a Milano.
Ci sono i mercatini delle pulci dei libri che invitano ragazze in cerca di pezzi di storia.
Ci sono gli abitudinari (e anche un po’ alienati): ogni giorno lo stesso rito, stesso cibo, stessa strada, per non pensare alla vita in quella gabbia dorata.
Ci sono studenti che attendono il mondo, persi nello schiavismo della tecnologia.
Ci sono ragazze con il desiderio di apparire ad ogni costo, urlanti sulla strada.
Ci sono io, che vago senza meta ascoltando solo il cuore. Sono spettatore del mondo attorno: lui prova a fagocitare anche me. Solo un libro, silenzio, e il battito.
..torno, quindi, alla realtà. La prima cosa che vedo è l’unica della quale ho “bisogno”: l’amore.
Poi la corsa verso l’ufficio, è ora, si ricomincia, ancora lui che prova a fagocitarmi.
Fino alla prossima illusione.
LA TESTIMONIANZA IN QUESTA FOTO, UN RACCONTO IN QUESTA IMMAGINE: